Per me sono sempre state tre le caratteristiche fondamentali per me in uno smartphone: Da utente Android possessore di Nexus/Pixel, di Chromebook e di PC con a bordo Linux Xubuntu, uno smartphone DEVE avere Android stock. Che si tratti di un Pixel, di un Motorola o di uno smartphone OnePlus, l'interfaccia deve avere pochissime personalizzazioni e quasi nessuna app di sistema preinstallata oltre al dialer telefonico. Anche perché dopo 10 anni di smartphone Android (il mio primo robottino verde fu l'Acer Liquid A1 nel 2010), ho notato che solo questo tipo di smartphone garantisce prestazioni di lunga durata nel tempo con il mio tipo di utilizzo.
Le altre due caratteristiche sono semplicemente gusti personali: display AMOLED (meglio un Super Amoled ad un Plastic Oled) e compattezza. Su quest'ultimo punto so già che dovrò rinunciare perché ormai trovare uno smartphone da 5,5/5,8 pollici in formato 18:9 è impossibile. Solo telecomandi con rapporto di forma 20:9 che superano i 160 mm in altezza (pazzia!!!)
Questo periodo di coronavirus ne ha aggiunto una quarta: il jack audio da 3,5 mm. Ebbene si, pur avendo rinunciato da anni al jack audio (ho ancora un Moto Z del 2016 con LineageOS 17.1 a bordo e avevo un Pixel 2, entrambi senza jack da 3,5 mm), in questo periodo di videoconferenze ho avuto molti disagi nel trovare un compromesso tra il dover utilizzare cuffie e auricolari bluetooth con scarsa autonomia e utilizzare app come Zoom Cloud Meetings che vanno a prosciugare la batteria in caso di conferenze di una certa durata. Insomma, uso la porta Type-C per collegare delle cuffie tramite adattatore o la uso per ricaricare lo smartphone mentre utilizzo degli auricolari wireless? Ecco perché il mio prossimo smartphone dovrà avere il jack audio da 3,5 mm a tutti i costi, anche perché gli Xiaomi da 5000 mAh non fanno per me (cozzano con il punto numero 1, la presenza di Android stock).
Ecco perché mi è venuto in mente di scrivere questo articolo mentre svolgo le ricerche per il mio prossimo smartphone. Cercherò in ogni smartphone top e medio gamma queste 4 caratteristiche più una quinta: la presenza di un processore Qualcomm. Quest'ultima è doverosa dato che se il mio Moto Z 2016 oggi può contare su Android 10 con le patch di giugno 2020 (e quindi rimpiazzare temporaneamente il mio Pixel 2 in attesa dell'acquisto di un nuovo telefono) è proprio grazie al modding. E visto che ormai ad eccezione dei Pixel gli aggiornamenti vengono rilasciati come si deve solo per un anno (dal secondo le patch di sicurezza vengono rilasciate ogni due/tre mesi e i major update SE arrivano lo fanno dopo 5/6 mesi dal rilascio sui Pixel), voglio lasciare aperta la porta del modding. Considerando che la ricerca è rivolta ad un medio/top di gamma lascerò da parte processori Qualcomm della serie 4XX e 6XX.
Infine, considererò importante anche la presenza della memoria espandibile tramite microSD perché è inaccettabile pagare 70/100 euro per passare da 64 a 128 GB quando le microSD da 200 GB ad alta velocità di lettura e scrittura costano ormai meno di 50 euro.
Legenda: considererò compatibili con la categoria Android stock tutte le lievi personalizzazioni software come quella di Motorola, di OnePlus o di Sony. Per quanto riguarda la compattezza mi terrò largo rispetto ai miei gusti ma fisserò un limite di 155 mm in altezza, 75 mm in larghezza e 180 grammi di peso (anche perché dovete mettere in conto il maggiore volume e peso di un eventuale cover protettiva che renderebbe ancora meno ergonomico il vostro smartphone).
Non voglio nemmeno mettere dei limiti al budget. Inserirò in tabella anche smartphone da 1300 euro qualora dovessero esserci. Data di uscita sul mercato: 2019/2020.
Ci sono poi altri brand dove è molto più semplice fare la scrematura:
Paradossalmente l'unico smartphone che si avvicina a soddisfare tutte le mie esigenze è lo Xiaomi Mi A3 che però ha un display pessimo, un processore poco potente ed ha avuto anche diversi problemi con l'aggiornamento ad Android 10.
Poi c'è OnePlus 7 che per poco stava spuntando un "Si" alla voce compattezza e il TCL 10 Pro che al netto dell'interfaccia personalizzata e di un processore di fascia medio-bassa sembra essere uno smartphone di poche rinunce.
Non resta che attendere il lancio di nuovi modelli nel prossimo semestre.