Come avete già letto nel titolo di questo articolo, iOS 11 è già presente su oltre il 26% dei dispositivi Apple. Questo sicuramente non è dovuto alle vendite dei nuovi iPhone 8 e iPhone 8 Plus, bensì alla disponibilità dell'aggiornamento ad iOS 11 per i vecchi iPhone e iPad.
Indubbiamente Apple ha il vantaggio di dover aggiornare pochi dispositivi, oltretutto con differenze tecniche non particolarmente rilevanti.
Fondamentalmente ad eccezione di una CPU sempre più potente anno dopo anno (ma comunque sempre di un unico produttore), gli smartphone hanno più o meno la stessa memoria RAM (iPhone 8 ripropone ancora una volta 2 GB di RAM) e più o meno anche le stesse funzionalità.
Con Android questo non sarebbe possibile perché il robottino verde deve funzionare sia su OnePlus 5 con 8 GB di RAM e un processore potentissimo come il Qualcomm Snapdragon 835, sia sugli smartphone entry level che girano con processori quad core Mediatek e in alcuni casi con ancora 512 MB di RAM. Senza contare poi le differenze fra i vari processori di fascia media, alta (Cortex A-53, A-72, architettura big.LITTLE, ecc,).
Ecco perché a differenza di iOS 11, Android 8.0 Oreo a distanza di qualche settimana rimane disponibile solo sui dispositivi Pixel e Nexus.
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