Progetto Cinema Classics Italy: Ladri di biciclette (1948)


TRAMA:

Antonio Ricci ottiene faticosamente un lavoro: deve attaccare manifesti del cinema ma per lavorare avrà bisogno della bicicletta che aveva impegnato. Vendendo delle lenzuola usate, la famiglia riscatta dal banco dei pegni la bicicletta e Antonio può iniziare lavorare. Sta incollando il manifesto di "Gilda" quando gli rubano la bicicletta. Disperato inizia un'impossibile ricerca per i borghi romani insieme a suo figlio Bruno...



FRASI CELEBRI:

« A tutto si rimedia, meno che alla morte. »
(Antonio Ricci)


COMMENTO PERSONALE:

Ladri di biciclette è un capolavoro del neorealismo di cui Vittorio De Sica ne è un padre fondatore insieme a Roberto Rossellini (Roma città aperta) Luchino Visconti (Ossessione) Giuseppe De Santis (Riso amaro).

Mentre Rossellini in "Roma Città aperta" ci mostra la realtà dell'immediato dopoguerra, dove la popolazione era ancora piena di speranza per il futuro, in "Ladri di biciclette De Sica" ci mostra tutte le difficoltà della ricostruzione. La ricerca sfrenata della bicicletta benché sia l'unica costante di tutto il lungometraggio, è in realtà solo un pretesto che usa il regista per mostrarci la povertà dell'Italia di quel tempo e il degrado che si respirava nei quartieri romani. Uno dei migliori film italiani di sempre.

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