Personalmente da utente Galaxy Note non condivido questa tesi anche se oggettivamente nell'uso quotidiano spesso si finisce ad utilizzare le dita al posto della S Pen. Nel mio caso raramente ho utilizzato la S Pen per usare Memo Rapido o S Note per prendere appunti a mano libera. Il motivo? Con la tastiera Swiftkey posso prendere appunti molto più velocemente grazie alla predizione del testo e soprattutto sono facili da comprendere (al contrario dei geroglifici che vengono fuori con gli appunti a mano libera). In pratica, spesso utilizzo la S Pen per aiutarmi nel prendere appunti tramite il metodo Swype, non certo per lo scopo progettato da Samsung.
Certo, il discorso cambierebbe su una superficie molto più ampia perché la S Pen è uno strumento di una precisione eccezionale e quindi su un Galaxy Note Pro da 12,2 pollici rende ovviamente meglio di quanto possa fare sul mio Galaxy Note 3 Neo da 5,5 pollici.
Tuttavia, al di là dell'utilizzo per creare note elaborate, ci sono dei casi in cui chi ha provato la S Pen ora fa fatica a farne a meno. Alcuni esempi: se dovete appuntarvi un numero di telefono al volo fate molto prima ad estrarre la S pen e avviare il memo rapido invece di aprire la rubrica e salvare il contatto; se utilizzate il multiwindows e/o aprite più schermate con Funzioni Penna la precisione della S pen non è utile, è semplicemente fondamentale per avere un'esperienza d'uso soddisfacente; l'esempio più banale invece riguarda l'utilizzo con i guanti: per quanto diversi display siano sufficientemente sensibili per garantire il corretto utilizzo in queste condizioni, volete mettere la precisione della S Pen con la scomodità di dover utilizzare le mani che con i guanti diventano "palette"?
Un altro aspetto di cui Samsung non ha tenuto conto è che la S Pen non è rimpiazzabile da un pennino capacitivo per cui chi comprerà un Galaxy S6 Edge Plus non potrà mai ottenere l'esperienza d'uso di chi comprerà il Galaxy Note 5 per cui a quel punto i 5,7 pollici dell'Edge Plus quali vantaggi potrà offrire rispetto ai 5,1 dell'Edge normale?
Fatta eccezione per iPhone 6 Plus che è un prodotto che avrebbe venduto comunque, la realtà è che fino ad oggi solo i Galaxy Note con la S Pen sono stati considerati dei veri e propri phablet. Non è un caso che prodotti come Asus Fonepad Note 6, Acer Liquid S2, Sony Xperia Z Ultra siano finiti nel dimenticatoio generale. Senza la S Pen un phablet non offre un valore aggiunto rispetto ad uno smartphone tanto più ora che i top di gamma montano display da 5,5 pollici.
Per cui quei 0,2 pollici in più ed un display curvo che però non viene sfruttato con intelligenza come accadeva con il Galaxy Note Edge (anch'esso destinato all'oblio) non garantiscono un valore aggiunto. Intendiamoci: tutto questo discorso si concentra esclusivamente sulle dimensioni del display, non sulla potenza dei devices.
Copiare la strategia di Apple poi è un suicidio per ovvi motivi: non dimentichiamoci che fino a due anni fa l'utente Apple andava in giro con uno smartphone da 4 pollici per cui è chiaro che il passaggio a 5,5 pollici si fa sentire e...apprezzare.
Ma ora come ora un phablet da 5,7 pollici senza S Pen dal costo di oltre 800 euro cosa offre più di un Asus Zenfone 2 ZE551ML o di un Meizu MX5 (entrambi con display da 5,5 pollici) che costano meno della metà ? Chi è già in possesso di un Galaxy Note non passerà al Galaxy S6 Edge Plus, mentre chi non utilizza il pennino difficilmente spenderà 800 euro per un phablet. E tutto ciò senza considerare che tra qualche mese dovrebbe uscire il nuovo Huawei Nexus 6 con materiali pregiati e display da 5,5/5,7 pollici...e poi perché a questo punto uno dovrebbe spendere addirittura più di quanto serva per acquistare un iPhone 6 Plus?
In conclusione, se Samsung non cambierà rapidamente le proprie idee sull'esportazione in Europa del Galaxy Note 5, chi è alla ricerca di un phablet è meglio che si metta alla ricerca di una buona offerta relativa al Samsung Galaxy Note 4, forse l'ultimo vero Note!
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