Google vs Facebook

tratto da: http://www.downloadblog.it/post/13319/google-contro-facebook-inizia-una-guerra-a-colpi-di-contatti?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+downloadblog/it+Downloadblog

Google cambia le condizioni d’uso delle proprie API, le modifiche apportate non permettono più a Facebook l’importazione della rubrica di contatti di Gmail per popolare la lista degli amici sul social network. L’ostacolo posto è per il momento solo formale e non prevede nessun blocco di tipo tecnico.

Le API (Application Programming Interface) sono pezzetti di software che permetto di interfacciare applicazioni ad altre applicazioni, in questo caso la funzione “Trova i tuoi amici” di Facebook con la Rubrica Contatti di Gmail. Lo sviluppatore che usa le API è generalmente tenuto a sottoscrivere delle condizioni di utilizzo alle quali deve attenersi per non cadere nell’illegalità. E’ propio in queste condizioni che sarebbe nascosto l’inghippo, in particolare nel paragrafo che dice:

5.8 Google supporta la portabilità dei dati. Accedento ai contenuti tramite le Contact Data API o le Portable Contact API per l’uso nelle vostre applicazioni e nei vostri servizi, acconsentite a permettere ai vostri utenti l’esportazione dei dati dei loro contatti per l’utilizzo in altri servizi o applicazioni a loro scelta, con metodi semplici e veloci come quelli che consentono l’esportazione dei Contatti Google.

In pratica Google accusa Facebook di non consentire una funzione simmetrica di importazione di contatti da Facebook verso Google Contacts e formalmente impedisce l’uso dei suoi dati a chi, pur acquisendoli, non permette una simile modalità nell’altra direzione.

Facebook però sta praticamente ignorando le nuove disposizioni di Google: la funzione di importazione contatti è ancora attiva e, come prima, non è consentito agli utenti del social network di importare gli indirizzi email dei propri contatti direttamente nella rubrica di Gmail. Anche Twitter, in passato, ha tentato di abilitare una funzione di importazione contatti direttamente da Facebook, ma lo strumento è stato prima bloccato dalla stessa Facebook per essere definitivamente rimosso dalle funzionalità di Twitter.

In rete c’è chi sostiene che l’unico mezzo che Gmail potrà adottare per far sentire le sue ragioni sia quello di chiedere ai propri sviluppatori di implementare un blocco dell’accesso ai propri dati da parte di Facebook. L’alternativa, a quanto pare, sarebbe una decisione da parte della azienda fondata da Zuckerberg di rilasciare i propri dati a compagnie come Google. Da un certo punto di vista sembrerebbe una lotta a favore degli utenti che desiderano allineare le loro liste di contatti, una battaglia per la trasparenza totale, ma forse l’interesse da parte di Google ad accedere ai dati di quasi 600 milioni di utenti (tanti sarebbero attualmente gli iscritti a Facebook) è il vero motivo di questa presa di posizione.

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